Nel giorno del ricordo della liberazione dei (pochi) prigionieri sopravvissuti ad Aushwitz è stata celebrata la “Giornata della memoria dell’olocausto“. Noi abbiamo partecipato con una delegazione alla manifestazione che si è tenuta nell‘I.C. Francesca Morvillo – Plesso Marco Pietrobono a Roma.
La Dirigente Scolastica, Prof.ssa Valeria Sentili ha dato il via alla commemorazione ringraziando i professori ed i ragazzi per il grande impegno che hanno messo nel realizzare il lavoro. Oltre alla nostra Onlus, era presente il Dott. Daniel Coen, in rappresentanza della Comunità Ebraica di Roma, Alessandro Gisonda, Assessore Scuola Cultura Sport del VI Municipio e l’Ispettrice Flora Beggiato dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio.
Abbiamo assistito, con momenti di commozione a filmati storici, interviste, riproduzioni dei vari campi di concentramento. Ci è stato ricordato che disgraziatamente non ci fu solo Hitler, ma anche il governo italiano di Mussolini, con le sue leggi razziali del 1938, perseguitò e condusse a morte certa centinaia di migliaia di persone (non solo ebrei, ma avversari politici, zingari, omosessuali, malati o ritardati mentali, ecc).
Un gruppo di studenti delle classi terze della scuola secondaria del plesso Marco Pietrobono ha realizzato una presentazione “itinerante” all’interno della scuola con la quale ha ricordato il rastrellamento del ghetto di Roma del 16 ottobre 1943. L’evento è terminato con una coreografia, per ricordare i genocidi passati e presenti, alla quale hanno assistito i ragazzi delle seconde e delle terze. Emozionante è stata la riproduzione a grandezza naturale del terribile “treno della memoria” dove abbiamo potuto salire all’interno e provare gli orrori di quei rumori assordanti che, con i latrati rabbiosi dei cani dei tedechi, hanno accompagnato i Martiri dell’olocausto. A questo punto riteniamo molto bello riprendere un brano di Carlo Levi pubblicato sul sito della scuola;
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa, andando per via,
Coricandovi, alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947)”
Grazie di cuore ragazzi, come dice la vostra dirigente scolastica: “….crescerete e diventerete la nostra memoria, vi passiamo il testimone di questo orribile insulto all’umanità, NON dimenticatelo mai!” GRAZIE.
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