Intitolato a Francesca Morvillo l’I.C. San Biagio Platani a Roma – 18 maggio 2019

Questa mattina nell’aula magna della scuola media Marco Pietrobono, nel giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni il giudice Giovanni Falcone, si è svolta la cerimonia di intitolazione dell’istituto comprensivo di via San Biagio Platani di Tor Bella Monaca a Francesca Morvillo, sua moglie e magistrato morta con lui in un attentato di mafia.
L’evento, voluto dal dirigente scolastico Valeria Sentili e da tutti nella scuola (personale docente e non docente, studenti, Consiglio d’Istituto e genitori), ha visto una folta partecipazione di studenti, genitori, insegnanti, rappresentanze politiche e delle forze dell’ordine.
Tra gli ospiti che hanno presenziato, riportando la loro esperienza di vita vicino a Francesca Morvillo e Giovanni Falcone, figurano Antonio Vassallo, il commissario Ortolan e il Procuratore della Repubblica di Trapani Alfredo Morvillo fratello di Francesca. Molti altri interventi si sono susseguiti richiamando la massima attenzione dei presenti. Grazie a tutti anche se non esplicitamente menzionati.
Tutti gli interventi sono stati seguiti con commozione e partecipazione dal pubblico, in particolare, ha suscitato sentimenti di partecipazione intensa gli interventi del Procuratore Alfredo Morvillo.
In un’atmosfera davvero partecipata per l’evidenza del clima di giustizia e legalità che si respirava nel teatro, gli alunni sono riusciti a ricostruire con canti, musica e recitazione un itinerario sulla vita ed il periodo storico vissuto da Francesca Morvillo, la prima donna magistrato ad essere uccisa dalla mafia.
Quel 23 maggio alle 17:58 sull’autostrada per Capaci, la giovane Francesca, il marito e gli agenti della scorta vengono travolti da un attentato: 500kg di tritolo posto nei tubi di scolo delle acque piovane deflagrano al passaggio delle auto blindate. Muoiono sul colpo Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Dopo 40 minuti, Falcone e Morvillo arrivano in ospedale dove moriranno per le ferite riportate. Al delitto sopravvivono: l’autista giudiziario Giuseppe Costanza e gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo e Gaspare Cervello“.

L’intitolazione di questa scuola è un piccolo tassello nella storia italiana che ci aiuterà a ricordarli sempre, TUTTI!

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